Media
Impegno sociale
Alcuni risultati della mia ricerca e del mio impegno sociale sul trauma dell’infertilità e sull’essere senza figli non per scelta.
Libro
Childlessness in the Age of Communication: Deconstructing Silence (Essere senza figli nell’era della comunicazione: Destrutturare il silenzio) (Routledge, 2020).
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In questo libro (in inglese) combino l’intimità delle riflessioni esistenziali poste dal non avere figli con il rigore della ricerca. Accompagno il lettore in un viaggio di scoperta sul come e sul perché c’è tanto silenzio intorno a questo tema. Attraverso una prosa che mescola analisi, estratti di interviste, frammenti mediatici e poesia ho anche voluto sviluppare un linguaggio che consenta al lettore di “sentire profondamente” gli effetti devastanti che l’infertilità ha sulle relazioni, sull’identità, sulla salute e sul benessere in una società che ruota attorno alla genitorialità.
Articoli di ricerca
Infertility as trauma: Understanding the lived experience of involuntary childlessness (L’infertilità come trauma: Comprendere l’esperienza vissuta della genitorialità mancata). In questo articolo dimostro che l’infertilità è molto di più dell’avere o meno un figlio (o una figlia): può essere una fonte di trauma. A questo proposito affronto le domande: Perché l’infertilità è una fonte di trauma per alcuni, ma non per altri? Come lo si può superare? Culture, Medicine, and Psychiatry (2024). Scarica l’articolo gratuitamente qui.
No life without family: Film representations of involuntary childlessness, silence and exclusion (Non c’è vita senza famiglia: Rappresentazioni cinematografiche della genitorialità mancata, silenzio ed esclusione).
International Journal of Media & Cultural Politics 15(2):175-196 (2019).
Una bozza è disponibile qui.
Articolo di giornale
Childlessness: Our very existence is being denied (Essere senza figli non per scelta: La nostra stessa esistenza viene negata). Aftenposten, 27 Giugno 2020.
Documentario
Sono uno dei personaggi del documentario “The mum in me [Mammaen i meg]” (La mamma dentro di me) della regista norvegese Hilde Merete Haug (2023, Haugtussa Film/AmodeiVisual).
Questo film rompe coraggiosamente il tabù sul tema dell’infertilità e della genitorialità mancata. Rivela con sensibilità e profondità non solo le enormi conseguenze che il non avere figli ha sulla vita, sul corpo e sull’identità di una donna (il film si concentra sull’esperienza femminile), ma anche il dolore, simile a un lutto, che tutto questo comporta. La pellicola tratta anche di cosa significhi cercare il senso di una vita che, improvvisamente, risulta molto diversa da come era stata pianificata. Il film dimostra, in ultimo luogo, che possiamo trovare forza e significato dentro di noi, nonostante tutto, per sopravvivere ed essere felici a prescindere dalle circostanze della nostra vita.
Performance teatrale
Embodied (Incarnato) (scritto e interpretato da Cristina Archetti; Consulente artistico: Camilla Eeg-Tverbakk).
Video in inglese di una performance teatrale che affronta le domande: Cosa significa non avere figli in una società organizzata attorno alla famiglia? Come fare riaffiorare le voci che sono state messe a tacere? Come raccontare le storie che sono scritte nel nostro corpo? Come comunicare ciò che non può essere trasmesso dalle parole?
La performance si è svolta nell’ambito del Norwegian International Storytelling Festival (Oslo, 12-15 aprile 2018).
Speaker a evento pubblico
“When words can heal: Why we need to talk about involuntary childlessness” (Quando le parole ci fanno guarire: Perché bisogna parlare della genitorialità mancata).
Video del mio discorso al 40° anniversario di Ønskebarn, un’associazione norvegese per chi non ha figli non per scelta.
Attivismo
Sono da anni Ambasciatrice per il World Childless Week (La settimana mondiale per le persone senza figli), un evento globale il cui scopo è creare consapevolezza attorno alla comunità di tutti coloro che, per qualunque motivo, sono senza figli non per scelta.
Letture consigliate
Vuoi sapere di più sul trauma e le sue ripercussioni? Ecco alcune fonti utili
In Italiano
Maté, Gabor (2019) Quando il corpo dice no: Il costo dello stress invisibile. Torino: Il Leone Verde edizioni.
Gendlin, Eugene e K. Ranieri (2001). Focusing: Interrogare il corpo per cambiare la psiche. Roma: Astrolabio Ubaldini.
Miller, Alice (2008) Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé. Riscrittura e continuazione. Torino: Bollati Boringhieri Editore.
Van der Kolk, Bessel (2020) Il corpo accusa il colpo: Mente, corpo e cervello nell’elaborazione delle memorie traumatiche. Milano: Raffaello Cortina Editore.
In Inglese
Broughton, Vivian (2021) Trauma and identity: Identity Oriented Psychotrauma Therapy – Theory and practice. Steyning: Green Balloon Publishing.
Fisher, Janina (2017) Healing the fragmented selves of trauma survivors: Overcoming internal self-alienation. London: Routledge.
Gendlin, Eugene (2003 [1978]) Focusing: How to gain direct access to your body’s knowledge. London: Rider.
Levine, Peter (2010) In an unspoken voice: How the body releases trauma and restores goodness. Berkeley, CA: North Atlantic Books.
Maté, Gabor (2019) When the body says no: The cost of hidden stress. London: Penguin Random House.
Menakem, Resmaa (2017) My grandmother’s hands: Racialized trauma and the path to mending our hearts and bodies. Las Vegas: CRP.
Miller, Alice (1979) The drama of being a child: The search for the true self. London: Virago.
Ruppert, Franz (2008) Trauma, bonding & family constellations: Understanding and healing injuries of the soul. Steyning: Green Balloon Publishing.
Schwartz, C. Richard (2021) No bad parts: Healing trauma and restoring wholeness with the Internal Family Systems model. Bolder, Colorado: Sounds True.
Van der Kolk, Bessel (2015) The body keeps the score: Mind, brain and body in the transformation of trauma. London: Penguin Books.
Vaughan Smith, Julia (2019) Coaching and trauma: From surviving to thriving. London: Open University Press.
