Genitorialità mancata e infertilità
Attraverso il mio percorso di vita ho sviluppato una profonda comprensione per l’esperienza del non poter avere figli.
Ti trovi nel mezzo della tempesta di emozioni suscitate dall’impossibilità di diventare madre/padre? Stai lottando per venire a patti con la prospettiva di una vita senza figli? Ovunque tu sia nel tuo percorso, io sono qui per sostenerti, rispettando i tuoi tempi.
Offro sedute individuali e sedute di gruppo.
Ci sono passata anch’io
Sono una donna senza figli non per scelta. Sia attraverso la mia ricerca, ma soprattutto per esperienza diretta, so che non riuscire a concepire è una realtà dolorosa, avvolta nel silenzio e nel tabù. È difficile trovare spazi, non solo nella società, ma anche tra familiari e amici, dove poter esprimere cosa significhi veramente non riuscire a diventare genitore e come ci si senta. È difficile poter parlare senza incontrare pregiudizi, mancanza di comprensione, e consigli indesiderati.
Il dolore è una reazione umana
Se hai pianificato per tutta la tua vita di avere un figlio e questo desiderio, nonostante ogni sforzo, non si è realizzato, provare un profondo senso di perdita è una reazione del tutto naturale e appropriata. Anche se molti non capiscono come sia possibile provare dolore per una persona che non è mai nata o che è vissuta solo brevemente, le nostre emozioni sono reali e valide. I nostri figli sono esistiti (ed esisteranno sempre) nei nostri cuori, nelle nostre menti, e nei nostri corpi.
Quando la perdita è “complicata”: l’infertilità come trauma
Il dolore è il modo in cui noi, come esseri umani, elaboriamo una perdita devastante. In quanto tale, il dolore non ha una “data di scadenza”: viviamo tutti il dolore in modo diverso e abbiamo, ciascuna/o, i nostri tempi per elaborarlo. Tuttavia, se il dolore continua indefinitamente, se non ci sentiamo in grado di “andare avanti,” e lasciarsi alle spalle il sogno di avere un figlio sembra impossibile, può essere che il nostro desiderio di diventare genitori sia rimasto invischiato con fardelli aggiuntivi del nostro passato.
Affrontare i traumi del passato: alleggerire il nostro presente
L’estrema incertezza che caratterizza la riproduzione assistita (FIV), l’attesa che sembra non avere mai fine per un’adozione, tentare di concepire senza successo, in ondate cicliche di speranza e delusione, spesso per molti anni, possono tutte essere esperienze traumatizzanti di per sé. Il trauma dell’infertilità è però spesso complicato anche dal suo “annidamento” su traumi precedenti e che, spesso senza saperlo, sono legati alla nostra infanzia o addirittura sono trasmessi da generazioni precedenti.
È affrontando questi traumi del passato che possiamo liberarci dai fardelli che gravano su di noi nel nostro presente. Diventa dunque meno difficile superare il trauma dell’infertilità.